mercoledì 3 febbraio 2021

Cooperazione giudiziaria europea: intervista a Laura Ferrara (M5S)

Immagine tratta da: www.europarl.europa.eu

Le tradizioni giuridiche differenti non devono rappresentare un ostacolo al perseguimento dei reati. Nell'Unione europea, manca in particolare un riconoscimento comune sull'associazione a delinquere di stampo mafioso; l'Italia ha una particolare conoscenza del fenomeno, da condividere con gli altri Stati membri.

Massimiliano Nespola ha contattato l'europarlamentare italiana Laura Ferrara (Gruppo dei non iscritti, eletta nel collegio Italia meridionale), avvocato, esponente del Movimento 5 Stelle membro della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni. In occasione dell'ultima sessione plenaria del Parlamento europeo, svoltasi dal 18 al 21 gennaio, in un suo intervento, Laura Ferrara ha posto proprio l'accento sul tema, affermando che “il rafforzamento dello spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia nell'Unione europea non può prescindere dal miglioramento dell'attuazione del mandato d'arresto europeo”. È un tema di interesse sia giuridico che tecnologico, perché legato anche alle strategie per scambiarsi più agevolmente informazioni attraverso sistemi digitali di comunicazione che superino più agevolmente le difficoltà esistenti in tale ambito.

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