venerdì 1 maggio 2020

Capitolo Mes: necessario un approccio scientifico

Il Mes. Se ne parla tanto, forse troppo. Esaminando il pacchetto di interventi predisposti dall'Unione per rispondere alla crisi, senz'altro c'è anche questo strumento. Ma in effetti, non si comprende come mai si sia concentrata tutta questa attenzione sullo stesso da parte di chi vi si oppone. Non ho qui la pretesa di fare analisi sul Mes sofisticate; le lascio agli addetti del settore economico. Preferisco occuparmi invece della questione dal punto di vista dell'esperto di comunicazione.

E sostengo che se può succedere che si assista ad eccessi di informazione, fughe in avanti, in effetti, non se ne giova nessuno. Lungi da me voler esprimere una critica serrata alle posizioni concentrate sull'interesse nazionale, sostenute da una schiera di intellettuali che si dicono gli unici liberi, depositari del vero sapere e delle risposte giuste. Ma bisogna capire che le forze in gioco sono altre.

Secondo fonti ufficiali, il Mes "è uno strumento orizzontale a disposizione di tutti, e che chi non lo vorrà usare non lo userà". Lo afferma il Commissario Europeo per l'Economia Paolo Gentiloni sul sito dell'ANSA. Perché allora tutto questo timore del Mes? Certo, perché chi ha il compito di decidere se ricorrervi, si assume la responsabilità o meno di sottoscrivere dei prestiti che vincoleranno il nostro Paese. Ma anche per una logica strumentale all'opera. Il Mes deve richiamare, a livello simbolico, negatività.

Pensare al Mes deve portare ad associazioni mentali negative: la crisi greca, il debito, la Troika (che non c'è più), la paura insomma. Con questo non si vuole qui sostenere la bontà o meno dello strumento. Anzi, è opinione di chi scrive che il ricorso al Mes possa o meno funzionare in relazione al contesto di intervento e naturalmente anche a chi si occuperà di ideare e gestire gli interventi che possono essere finanziati con esso. Ciò si può vedere anche considerando le diverse posizioni politiche delle principali forze in campo, anche nel solo centro destra. È ragionevole ritenere, per esempio, che aderire ad una linea di credito rappresenti una soluzione più sostenibile per chi disponga già di risorse sufficienti da impegnare a garanzia della stessa. Forse è anche banale dirlo.

Ma il fatto che il Mes rientri tra gli strumenti a disposizione per rispondere alla crisi non deve far pensare che ci troviamo di fronte all'unica soluzione, come forse si vuole far credere. Non è vero che ci troviamo di fronte ad uno strumento scelto da un momento all'altro, ad occhi chiusi, magari sotto il ricatto della Merkel. Insomma, delle moltissime informazioni circolate, come spesso capita, una buona parte risulta condizionata dall'interesse o di un determinato gruppo, oppure di avversare questo Governo. E qualunque sia la posizione personale sul Mes, è bene avere la possibilità di informarsi su di esso in maniera obiettiva e libera da tali condizionamenti.

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