giovedì 21 maggio 2020

Europa, prossimi passi

Si suggerisce la lettura di questo articolo di analisi sull'attualità europea a firma del Presidente del Movimento Europeo, Pier Virgilio Dastoli - allievo di Altiero Spinelli, docente di Diritto dell'Unione europea, commendatore della Repubblica italiana (qui il Curriculum vitae): "Bene la scossa di Macron e Merkel ma è tutta l’Europa che deve muoversi". Si tratta di una radiografia della situazione attuale, con un indirizzo su come procedere verso la soluzione dei problemi che sono complessi. 

L'approfondimento riporta anche i prossimi due passi istituzionali importanti: 

quello del 27 maggio, quando la Commissione europea presenterà le sue proposte sul bilancio pluriennale;

quello del 18 e 19 giugno, quando si riunirà il prossimo Consiglio europeo.

L'approccio è in linea con l'idea ispiratrice di questo blog: muoversi in una direzione costituente. Rispetto a questo obiettivo, si ricorda che una Costituzione non può intendersi solo come un documento giuridico di cui prendere atto, ma rappresenta un popolo; in dottrina, si opera infatti la distinzione tra Costituzione formale e sostanziale. Una è quella scritta, l'altra è quella del complesso vivo e attuale dei rapporti sociali. In merito a questo aspetto, la complessità dei temi trattati è materia di studi e ricerche universitarie internazionali, perché l'obiettivo perseguito non potrà essere raggiunto da un momento all'altro. Per le persone interessate ad approfondire, si suggerisce quindi di consultare i testi universitari e la pubblicistica autorevole. Sulla materia l'informazione abbonda, ma solo alcune letture aiutano a vederci più chiaro. 

5 commenti:

  1. Purché si superino le resistenze che alcuni stati membri hanno opposto all'attuazione del progetto costituzionale fin dal suo esordio.Troppe ancora le divergenze tra stati, troppo diverse le economie e le mentalità di ciascuno, L'attuale contingenza poi non aiuta, né vengono messe in campo iniziative volte a promuovere la conoscenza reciproca e la collaborazione.L'Unione è, per ora, bella aspirazione di pochi.

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  2. Ma è anche presente nelle vite di tutti noi, più di quanto si immagini. Ci vorrebbe maggiore slancio e partecipazione degli Stati membri, maggiore entusiasmo, ottimismo e coraggio rispetto a un quadro in cui i passi verso l'integrazione ad oggi non sono quelli immaginati. Comunque l'idea rimane valida e può svilupparsi ulteriormente. Per questo è necessaria la volontà dei cittadini europei.

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  3. Populismo e sovranismo minano alle basi l'europeismo e la gente accoglie le visioni dominanti perché pochi sono i veramente informati e moltissimi coloro che non hanno voglia di informarsi, dato l'impegno che ciò comporta.

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  4. Ma esistono delle istituzioni, degli istituti di ricerca e anche numerose pubblicazioni. E si è visto, anche nelle ultime elezioni europee, che queste corrente esiste ma non è maggioritaria e non ha i numeri per alterare meccanismi che funzionano perché democratici.

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