venerdì 5 aprile 2024

Antisemitismo in crescita

Con preoccupazione si sta osservando come in tutta Europa e non solo si sta verificando una ripresa sostanziale di spirito antisemita. Come avvertito dal Mondo ebraico, schieramenti a favore della causa palestinese si stanno sempre più diramando e compiendo atti antisemiti contro individui rappresentanti delle Comunità ebraiche e simboli e centri religiosi ricreativi della stessa fede.   

In Germania, nella città settentrionale di Oldenburg, ignoti hanno lanciato un ordigno incendiario non meglio identificato contro una porta della Sinagoga della medesima città. Nei pressi della zona, un piccolo gruppo di gente ha subito notato l’inizio dell’incendio nei pressi del Tempio ed ha provveduto al suo spegnimento. Il danno alla porta comunque si è verificato. 

L’agenzia DPA ha riportato che il gesto è di matrice antisemita, non fornendo finora ulteriori dettagli se non quello di riportare il fatto alla polizia, che sta verificando tramite video e testimonianze raccolte tutti i dettagli per ricostruire la dinamica dei fatti e cercare celermente i colpevoli, dispiegando ampiamente le forze a disposizione.


Daniel Mateo Montalcini

"Non è l'Europa che sognavo"

 Nel lontano 2010, veniva pubblicato il volume del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi "Non è il paese che sognavo – Taccuino laico per i 150 anni dell’Unità d’Italia" (casa editrice "Il Saggiatore"). Lessi con interesse tutto il suo scritto, recensito come ”Un'intensa confessione davanti al camino, un bilancio, un taccuino laico per i 150 anni del nostro paese” a colloquio con Alberto Orioli.

Il titolo del libro è ora lo spunto per una amara presa di coscienza rispetto ai temi trattati spesso ottimisticamente su questo blog, dopo letture disparate e ad ampio raggio, alla ricerca di prospettive di avanzamento del processo di integrazione europea. Sono semplici parole ispirate dal Presidente Ciampi: “Non è l’Europa che sognavo”. Giunti a questo punto infatti, a due mesi e tre giorni dalle prossime elezioni europee, le riflessioni affidate in libertà alla tecnologia sul blog devono fare i conti con un sano e necessario realismo.

Poco di quanto l’Unione europea ha programmato si è effettivamente realizzato. La Costituzione europea intesa in senso federale è ad oggi molto lontana e alcuni governi non hanno interesse nemmeno a riformare il Trattato di Lisbona. Non vi sono certezze sul futuro dei rapporti con il resto del mondo e l’idea di essere faro di rispetto di diritti e democrazia non si è realizzata. Una minacciosa guerra in Europa (perché l’Ucraina è Europa) e alle porte dell’Ue e della Nato lascia presagire che nei prossimi anni, in mancanza di una politica estera di alto livello, l’Unione non siederà attorno al tavolo delle trattative come attore.

Nel frattempo, euroscetticismo e nazionalismi contagiano anche una parte non trascurabile dell’elettorato di alcuni Stati fondatori. Al pessimismo della ragione si dovrebbe accompagnare l’ottimismo della volontà. Appunto, si dovrebbe.

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