venerdì 31 maggio 2024

Candidati centro Italia alle Europee: il dibattito


Da Radio Radicale: clicca qui per rivedere la registrazione video del dibattito dal titolo "Presentazione del libro verde "Scriviamo insieme il futuro dell'Europa: un progetto, un metodo e un’agenda costituente per la decima legislatura europea 2024-2029" (Editoriale Scientifica)".

Istituto Luigi Sturzo, Movimento Europeo e Movimento Federalista Europeo hanno incontrato a Roma, il 29 maggio alle ore 10.30 i candidati e le candidate nella Circoscrizione elettorale Centro Italia di diversi partiti. Come si può leggere su Radio Radicale, che ha ripreso i lavori della giornata, la discussione si è svolta "a partire dal Libro verde per raccogliere le loro reazioni ed aprire un dibattito con i rappresentanti delle nostre organizzazioni sul futuro delle politiche europee".

giovedì 23 maggio 2024

Cecilia Strada: necessaria politica europea comune contro le mafie

Riceviamo e pubblichiamo


CECILIA STRADA/GIORNATA LEGALITA’: SERVE UNA LEGGE EUROPEA CONTRO LA CORRUZIONE E SUI COLLABORATORI DI GIUSTIZIA 


“Come dice Don Ciotti, non c’è un paese europeo che non abbia il problema della mafia”

 


“Quel 23 maggio 1992, a Capaci, ognuno di noi – dagli schermi televisivi – ha potuto vedere a quale livello di disumanità la mafia poteva arrivare. 32 anni dopo il sacrificio di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e degli agenti della scorta rimasti uccisi richiama tutti noi alla necessità di un nuovo impegno anche e soprattutto a livello europeo. In occasione di questa “Giornata della Legalità e di commemorazione di tutte le vittime di mafia” rilancio i cinque punti e le 12 proposte del documento “A Chance for Europe” promosso tra gli altri da Libera e presentato nel dicembre scorso. Come dice giustamente Don Ciotti, non c’è un Paese europeo che non abbia il problema della mafia. Pensiamo solo alle uccisioni nel tempo della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia e del cronista slovacco Jan Kuciak. 

Mi batterò perché venga realizzato quanto chiesto dai proponenti del documento, in particolare l’istituzione di un “Forum permanente della società civile sulla criminalità organizzata” e misure vincolanti riguardo il recupero per i beni comuni della criminalità organizzata. Come propongono i firmatari di “A chance for Europe” è necessaria una politica comune per la protezione e riparazione delle vittime della criminalità organizzata e della tratta di esseri umani oltre che una forte azione di protezione dell’ambiente della salute pubblica contro le ecomafie. Come ha recentemente ricordato Franco Roberti, eurodeputato PD di questa legislatura, serve una legge europea contro la corruzione e sui collaboratori di giustizia. In questa battaglia europea contro le mafie è necessario il più forte coinvolgimento delle realtà della società civile. L’Italia su questo punto vanta l’esperienza straordinaria di Libera e di tante realtà che si battono contro le mafie e contro la corruzione. Diamo loro voce e ascoltiamoli perché anche in Europa cresca la consapevolezza della necessità di un’azione senza quartiere”.

martedì 14 maggio 2024

Presidenza Commissione europea, il dibattito tra i candidati

FONTE: UFFICIO STAMPA DEL PARLAMENTO EUROPEO IN ITALIA


Dibattito in Eurovisione tra i candidati principali alla presidenza della Commissione


Il dibattito in Eurovisione tra i principali candidati alla presidenza della Commissione UE si svolgerà giovedì 23 maggio dalle 15.00 alle 16.45 nell'emiciclo del Parlamento a Bruxelles.

Il dibattito è organizzato dall'Unione europea di radiodiffusione (UER) in collaborazione con i partiti politici europei e il Parlamento europeo.

L'UER ha annunciato i principali candidati alla presidenza della Commissione che hanno confermato la loro presenza al dibattito del 23 maggio:

·  Walter Baier (Austria), Sinistra europea

·  Sandro Gozi (Italia), Renew Europe Now

·  Ursula von der Leyen (Germania), Partito popolare europeo (PPE)

·  Terry Reintke (Germania), Verdi europei

·  Nicolas Schmit (Lussemburgo), Partito del socialismo europeo (PSE)

I candidati parleranno in inglese e l'interpretazione sarà fornita in 24 lingue.

Il dibattito sarà moderato da Martin Řezníček (TV ceca) e Annelies Beck (VRT, Belgio).

I cinque candidati discuteranno sei argomenti chiave. Le domande saranno poste dal pubblico in Aula, dagli spettatori presenti agli eventi organizzati dagli Uffici di collegamento del Parlamento negli Stati membri, inviate tramite i social media, e dai due moderatori. I candidati dovranno inoltre affrontare domande individuali da parte dei moderatori nei cosiddetti segmenti "Spotlight", un nuovo format del dibattito in Eurovisione 2024.

Eventi speciali per seguire il dibattito in diretta saranno organizzati in tutta l'UE dai media del servizio pubblico in collaborazione con gli uffici di collegamento del Parlamento europeo negli Stati membri.

Il 16 maggio i media sono inoltre invitati a partecipare a un sorteggio organizzato dall'UER presso il Parlamento europeo a Bruxelles (studio televisivo Agora, vicino al VoxBox al 3° piano, edificio Spinelli, ore 16.00). Il sorteggio determinerà la posizione dei candidati sul palco per il dibattito, il primo oratore su ciascun argomento e l'ordine delle interviste "spotlight".

I temi del dibattito e una spiegazione del regolamento saranno anch'essi annunciati dall’UER il 16 maggio.

Come seguire il dibattito in Eurovisione

Il programma del 23 maggio sarà trasmesso su EbS e EBU con le targhette dei nomi dei partecipanti sullo schermo e altri elementi grafici essenziali. Una versione “pulita” del dibattito sarà disponibile su EbS+ ma solo per effettuare modifiche (edit) per i programmi news, non per la trasmissione completa in diretta. Sarà inoltre trasmesso sul sito web del Parlamento (Centro multimediale) e accessibile dalle piattaforme di distribuzione dell'UER. Non saranno consentite riprese indipendenti del dibattito dall'emiciclo.

Il Centro multimediale del Parlamento fornirà inoltre un feed con la lingua dei segni internazionale e il velotipo (trascrizione dal vivo in inglese), nonché versioni sottotitolate nelle lingue ufficiali dell'UE su richiesta e una volta terminato il dibattito. Questi file saranno consegnati prima delle 19:00 CET. Se siete interessati a questo formato, scrivete a AVNewsDesk@europarl.europa.eu.

I candidati arriveranno all'ingresso protocollare del Parlamento europeo alle 12:45 circa, momento in cui i media potranno registrare interviste. Dopo l'evento, saranno organizzati punti stampa vicino all'emiciclo. Sia le interviste all’ingresso che i punti stampa saranno in diretta su EbS e sul Centro multimediale.

Accreditamento e accesso al dibattito sull'Eurovisione

Tutti i media accreditati presso l’UE a livello interistituzionale e i titolari di accrediti media annuali del PE avranno accesso al Parlamento per il dibattito, previa presentazione dei loro badge, senza dover richiedere un accreditamento separato.

Tutti gli altri giornalisti che desiderano partecipare al dibattito dovranno presentare una richiesta di accesso a breve termine ai media tramite il sistema di accreditamento online (JOUREG). Se sono già in possesso di un badge del PE per i media, questo sarà attivato a distanza una volta approvato nel portale delle registrazioni. Se non sono in possesso di un badge del PE per i media, una volta approvata la loro richiesta in JOUREG, i giornalisti dovranno ritirarlo presso il Centro di accreditamento che si trova sul lato destro dell’ingresso Spinelli del Parlamento (Esplanade Solidarność, ufficio 01F035).

I media potranno seguire il dibattito da un numero limitato di posti riservati alla stampa sul retro dell'emiciclo: è possibile prenotarne uno tramite questo linkentro giovedì 16 maggio.

Chi desidera prenotare altri servizi e strutture audiovisivi per il dibattito, è pregato di inviare un'e-mail all'indirizzo bookingsee2024@europarl.europa.eu, sempre entro giovedì 16 maggio.

Per la stampa fotografica, ci sarà l’opportunità di scattare alcune foto nell'emiciclo intorno alle 13:30.

Accesso al parcheggio il giorno del dibattito in Eurovisione

I media che necessitano di uno spazio nel parcheggio del Parlamento dovranno prenotare il loro posto auto tramite l'APP IZIX qualche giorno prima dell'evento. I giornalisti che non dispongono ancora dell'app, possono richiederla all'indirizzo book.your.parking@europarl.europa.eu.

venerdì 10 maggio 2024

“Se non voli, non voti"

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO


2.7 milioni di italiani residenti nei Paesi extra-Ue oggi non possono votare da remoto per eleggere il Parlamento europeo: The Good Lobby lancia una petizione per correggere una legge vecchia di 30 anni, ormai antidemocratica e anacronistica, a partire dal Regno Unito e dalla Svizzera. 


“Siamo rimasti tra gli ultimi in Europa a non permettere di esercitare il voto a distanza. Il rischio è allontanare ancora di più preziose comunità di professionisti e cervelli in fuga”

Comunicato Stampa

[Milano, 10/05/24] - Ripristinare il diritto al voto “remoto” alle elezioni europee degli italiani e italiane residenti nel Regno Unito - esclusi dopo Brexit - e introdurlo per i residenti in Svizzera.
Lo chiede al Governo The Good Lobby, promotrice della petizione “Se non voli non voti (alle Europee)” che denuncia l’anacronistica ostinazione dell’Esecutivo ad attenersi al Decreto Legge n°408, approvato nel lontano 1994. 

Un primo passo di apertura in vista dell’imminente appuntamento elettorale per poi estendere questo diritto a tutte le comunità di italiani nel mondo.

Forti del recente successo della campagna per il diritto di voto fuori sede, che grazie alle oltre 50.000 firme raccolte ha ottenuto una prima importante sperimentazione di voto a distanza rivolta agli studenti, l’associazione rinnova il proprio impegno per promuovere la partecipazione democratica e la difesa dei diritti fondamentali, come quello di voto (Articolo 39 della Carta dei Diritti dell’Ue). 
Lo fa raccogliendo l’appello lanciato dalla Professoressa Giulia Gentile dell’Università dell’Essex e del King’s College di Londra, che ha denunciato in questi giorni la decisione del governo di ignorare le proposte dell’opposizione – che ha presentato un ddl e due emendamenti a firma dell’on. Crisanti (PD) eletto nella Circoscrizione Estero – per correggere questa rigidità normativa. 

Insieme all’Italia, continuano a impedire il voto da remoto ai residenti fuori dall’Ue solo Slovacchia, Malta, Repubblica Ceca, Bulgaria e Irlanda (le ultime due vietano di votare in generale a chi non vive nell’Ue). 
Una politica discriminatoria – si considerino i cittadini che non possono viaggiare per motivi di salute o di cura, o coloro che non hanno le risorse economiche per farlo – e antidemocratica. Si pensi inoltre alle ripercussioni in termini di impatto ambientale, costringendo centinaia di migliaia di persone a viaggiare in auto, treno, aereo, a spese del Pianeta.

Considerando che il voto a distanza viene concesso a tutti i residenti all’estero per le Politiche e i Referendum, non si spiega in altro modo, se non con ragioni di opportunità politica, l’ostinazione del governo nel continuare a negarlo alle Europee - commenta Federico Anghelé, direttore di The Good Lobby - Stiamo parlando di comunità divenute talmente numerose da non poter più essere lasciate ai margini della nostra democrazia. Il rischio non è solo quello di contribuire a spopolare ulteriormente le urne, ma anche di allontanare sempre di più queste preziose comunità di professionisti, “cervelli in fuga”, giovani in cerca di opportunità dal tessuto politico e sociale del nostro Paese. È ora che il governo riconosca il diritto di voto ai nostri connazionali in Gran Bretagna e in Svizzera.”

C’è una forte discordanza - aggiunge Giulia Gentile - tra le varie norme che riconoscono il fenomeno dei cervelli in fuga e le infrastrutture che permettono a chi se ne va di riavvicinarsi all'Italia. Limitare il diritto di voto significa limitare il primo strumento per permettere ai cittadini di sentirsi parte diretta della democrazia italiana e europea”.

La petizione, ospitata sul sito web di The Good Lobby, mira a mobilitare la comunità italiana all’estero ma anche tutti coloro che credono nei principi della democrazia e della partecipazione civica. In queste ore si stanno unendo all’appello molte voci in rappresentanza delle comunità residenti all’estero.



Ufficio Stampa The Good Lobby
Giulia Fabbri – g.fabbri@bovindo.it | 345 615 6164
Tommaso Scanziani – t.scanziani@bovindo.it – 391 39 68942
Simona Marotta – s.marotta@bovindo.it | 388 364 7498
Elisa Pagni – e.pagni@bovindo.it | 3311373431

sabato 4 maggio 2024

Fare rete nell'Ue: il nuovo libro di "Prospettiva Europea"

Presentazione del volume "Connecting Italy", edito da Giannini, promosso dalle associazioni Prospettiva Europea, Guido Dorso e The Smart Institute, a cura di Roberto Giuliani e Paolo Carotenuto



Un libro articolato in dodici contributi volti a valorizzare l'importanza del fare e del mettere in connessione stabile e duratura differenti visioni e competenze: premessa fondamentale per porre in essere e sostenere progettualità innovative di respiro europeo.

Il lavoro spazia su molteplici focus, quello su cui si incentrerà il dibattito di martedì 7 maggio, alle ore 17, a Roma presso l'associazione "Attività di Pensiero", in Viale Manlio Gelsomini 32, sarà fare rete partendo dai territori, con particolare attenzione alle realtà del Terzo Settore.


Si può partecipare sia in presenza che da remoto, per registrarsi scrivere a info@prospettivaeuropea.it.


Introduce e modera
Domenico Scala, Responsabile attività culturali Adp

Interventi
Mauro Mancini, Presidente Adp
Massimiliano Nespola, Autore saggio "(Re)connecting South of Europe"
Raniero Chelli, Autore saggio "Supporto alla nuova imprenditorialità"
Franco Chiarenza, Autore saggio "Quale Europa per domani"

Conclude
Roberto Giuliani, Presidente Prospettiva Europea e curatore del libro


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