La Commissione Ue, secondo il Mediatore europeo, non è stata "trasparente riguardo alle informazioni sui diritti umani su cui si è basata prima di firmare un accordo con la Tunisia che include fondi Ue per la gestione delle frontiere", e invita l'esecutivo comunitario a "definire criteri espliciti per la sospensione dei finanziamenti Ue. La Commissione non ha pubblicato alcuna informazione sull'esercizio di gestione del rischio su cui si è basata per il Memorandum d'intesa del 2023, nonostante le preoccupazioni dell'opinione pubblica sulla situazione dei diritti umani in Tunisia, in particolare per quanto riguarda il trattamento dei migranti".
Secondo la portavoce dell'istituzione chiamata in causa, invece, è forte l'impegno della Commissione europea "per la trasparenza e la responsabilità"; e inoltre "la posizione della Commissione quando si tratta di un approccio alla gestione della migrazione basato sui diritti umani è molto chiara, e ciò è in linea con il diritto internazionale e quindi, guardando ancora una volta al futuro, siamo pronti a considerare i modi per un possibile miglioramento, in particolare per quanto riguarda il monitoraggio dei diritti umani".
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