domenica 19 aprile 2020

Sandor Rónai: “In Ungheria anche il poco stato di diritto rimasto è morto”

Viktor Orbán
Le recenti dichiarazioni del sindaco di Budapest Gergely Karácsony su Politico tracciano un solco sui rapporti tra Europa e Ungheria, in quanto ha affermato che l’Ue deve assicurarsi di lavorare con partner onesti: “Se un governo considera l’Ue un nemico, come fa Viktor Orbán, le istituzioni europee dovrebbero forgiare relazioni con gli enti locali, le Ong, i sindacati, il mondo accademico, le piccole e medie imprese e i movimenti civici”.
Per poter comprendere meglio quale sia la situazione, abbiamo intervistato Sandor Rónai, europarlamentare ungherese del gruppo dei socialisti e democratici (S&D) che, nella composizione dell’emiciclo di Strasburgo, ha un ruolo particolare: è infatti tra i firmatari di una interrogazione del Parlamento europeo al Consiglio in cui si chiede a quest’ultimo di confermare che, nel prossimo quadro finanziario pluriennale, non verranno avanzate proposte in contrasto con il principio per cui il bilancio dell’Ue deve essere tutelato anche in caso di carenze nel rispetto dello stato di diritto.

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