giovedì 16 aprile 2020

Von der Leyen: scuse, e poi?

Che si potesse fare di meglio, è presto detto. Certo, si poteva fare, da subito. Ora è tempo di bilanci e di iniziare la fase 2, come hanno affermato numerosi esponenti politici di tutto il mondo. Il coronavirus ha fatto la sua parte e continua ad esserci una situazione di semi - emergenza. Ma la macchina globale si muove veloce verso il futuro e questa crisi passerà, prima o poi, agli annali della Storia. Certo, se ne continuerà a parlare e molto. Quello che però sorprende è come fonti anche autorevoli si trovino in contrasto nella ricerca della verità dei fatti.

Se infatti, oggi, sono balzate alle cronache,  su tutti i principali siti d'informazione e agenzie, le scuse della presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, per i ritardi nei confronti dell'Italia, è di pochi giorni fa una versione dei fatti assai contrastante con questa. "Europa Today", una fonte del web considerata altrettanto attendibile, ha lanciato l'altro ieri un articolo in cui si afferma che il tentativo di soccorso tempestivo da parte dell'Ue non sarebbe mancato.

Citando documentazione posseduta dal quotidiano "Il Foglio" ( un verbale dell'incontro, in particolare ), il giornale on line in questione sostiene che "l’Italia avrebbe disertato una riunione convocata dalla Commissione europea per offrire agli Stati Ue assistenza nel reperire articoli sanitari di protezione dalla pandemia, come mascherine e tute. È quanto emerge dal resoconto di una riunione tenutasi il 31 gennaio scorso nella quale l’esecutivo Ue ha chiesto ai Governi nazionali, per la prima volta, se fossero preparati ad affrontare un’eventuale epidemia di coronavirus nell’Ue. L’incontro era stato organizzato dal Comitato per la sicurezza sanitaria e, stando agli atti diffusi oggi, il Governo italiano era assente".

E dove sta la verità? Difficile trovarne una semplice e univoca. Ma in questo caso, sembra non stare neanche nel mezzo. Secondo l'articolo sopra citato di "Europa Today", infatti, l'unica certezza è un rimpallo reciproco di responsabilità tra i vari responsabili delle istituzioni nazionali ed europee; questo ad ulteriore prova di una mancanza di coordinamento: "Interrogati sull’assenza, i diplomatici italiani hanno rivelato ai giornalisti del Foglio di non aver ricevuto l’invito da parte della Commissione. Quest’ultima ha poi smentito tale informazione, sostenendo di aver informato il “membro italiano del Comitato per la sicurezza sanitaria” riguardo alla riunione".

Di chi sono allora le responsabilità? Forse del quotidiano "Il Foglio", che è il solo a parlare della notizia? Molte domande potranno rimanere senza risposta - d'altra parte l'impatto del coronavirus lascia intuire che tutto il mondo era impreparato agli effetti di una pandemia. Tuttavia la sensazione è che si potesse fare di più e da subito, per ovviare alla catastrofe sotto gli occhi di tutti, che la ferita aperta da questa crisi lascerà segni per lungo tempo, ma soprattutto che è bene che gli elettori considerino meglio per il futuro, a livello sia nazionale che europeo, a chi dare la propria fiducia.


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